In TV e dal vivo
Vi segnalo che questa sera la puntata di Volo in Diretta su RAI3 si presenta interessante. Ci sarà Luca Lombroso a parlare di clima, meteo e percezioni umane e ci sarà Gherardo Colombo, l’ex magistrato che ha lasciato la toga per parlare di giustizia in un modo diverso.
Colombo è stato di recente a Monteveglio e vi assicuro che racconta cose davvero interessanti in un’ottica di Transizione (ho anche il video ma non avrò mai la forza di montarlo). Non ho idea di quello che dirà questa sera, ma forse varrà la pena ascoltare.
Di Luca Lombroso sapete molto ed è uno dei tanti che si prodiga per fare arrivare informazioni utili alle persone. Avendo spesso accesso ai grandi canali di comunicazione il suo lavoro è prezioso per seminare consapevolezza su scala un pochino più ampia.
Se poi volete, sabato c’è sempre anche l’altro meteoLuca (Mercalli) da Fazio e non perde occasione per infilare in quello spazio piccole gemme di saggezza.
Se invece preferite sorbirvi un tTalk dal vivo, io domenica sono a Rimini e Deborah sabato a Rieti a fare un tDay.
Ah, e c’è anche Ugo Bardi a Firenze che presenta il suo ultimo libro.
Buon fine settimana e attenti alla pioggia che in alcuni casi potrà essere intensa con i classici problemi connessi (allagamenti, frane, ecc.).
Ciao Cristiano, sono Isabella e da molti anni lavoro come educatrice in percorsi di giustizia riparativa rivolti ai minori dell’area
penale. Sono stata con alcuni di loro a ‘Fa la cosa giusta’ qui a Milano, proprio per sentire Colombo che parlava del suo ultimo libro. E sono felice di sentire anche da voi quello che noi ‘addetti ai lavori’ sosteniamo da tempo: un modo differente di intendere la giustizia, il reato, la pena, la responsabilità individuale e sociale, l’inutilità e l’inattualità dell’istituzione carceraria… Si credo che tutto ciò c’entri moltissimo con un’ottica di Transazione.
Sì, penso proprio di sì, sono cose che non conosco a fondo, ma il messaggio di Colombo mi è parso chiaro e a conferma di cose facilmente intuibili. L’idea che qualcuno possa migliorare abbandonato in un carcere mi è sempre parsa un po’ bizzarra. Sentire le riflessioni così lucide di un magistrato a fine carriera, dopo una vita di lavoro nella “giustizia”, è davvero utile per avviarsi in modo deciso in una direzione diversa.
Sicuramente in primo piano si tratta dell’efficacia del carcare nel ‘recuperare’ gli autori di reato (in Italia si ha più del 70% di recidiva) e delle condizioni sub-umane in cui i detenuti si trovano a vivere, spesso indegne di un paese che voglia dirsi civile. Ma un aspetto fondamentale è la messa in crisi della visione antiquata, patriarcale e manichea che pretende di distinguere nettamente il giusto dall’ingiusto e di liberarsi di quest’ultimo rinchiudendolo in un luogo ‘altro’ della società per risocializzarlo, già in principio una contraddizione di termini. Secondo me il concetto di giustizia riparativa ha un forte portato di innovazione: riportare il reo nel sociale significa riconoscere la responsabilità della società tutta nei fatti che succedono e nella loro riparazione, perchè alla base di molti reati comuni – e delle modalità della loro punizione – c’è anche una forte istanza sociale: la maggior parte della popolazione carceraria infatti è composta dalle classi sociali più svantaggiate, stranieri, nomadi, tossicodipenti ecc.. ecc…
Senti se hai voglia di scriverne potremmo pubblicare un post su Il Cambiamento. Magari così trovo pure la spinta per tirare fuori le riprese di Colombo che ho fatto a Monteveglio.
Con piacere… Sull’argomento ho fatto ai tempi anche un capitolo della mia tesi… sarò sicuramente più succinta!. Anzi dammi tu lunghezza e scadenza. A presto.