Corso Permatransition a Monteveglio: fare, osservare e riflettere, pensare…

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Il corso Permatransition, appenasi concluso a Monteveglio, è stato un esperimento nato per mescolare il corso di Permacultura classico di 72 ore con attestato a una notevole dose di Transizione (quantitativa: 2 fine settimana pieni, e qualitativa: scenario, transizione agro-alimentare e transizione interiore). Il corso si è svolto in 7 fine settimana distribuiti in 7 mesi, dove le parti di transizione erano a completamento della parte di Permacultura agricola (scenario e T agroalimentare) e prima della chiusura di progettazione (T interiore). L’idea era fornire degli strumenti ulteriori per la comprensione e la progettazione in Permacultura. Ampliare la visione dalla propria “produzione” a quella della propria comunità in una chiave di integrazione e approfondire la consapevolezza delle proprie possibilità e risorse interiori, integrando il ragionamento e la speculazione mentali con uno strumento potentissimo, l’essere presente e centrato nella propria vita, diventare uno con quello che si osserva e si progetta.

Il corso era così organizzato: Introduzione alla Permacultura (Fabio Pinzi), Produzioni vegetali (Giovanni Zanni), Suolo, acqua macro e microorganismi (Elisabetta Dallavalle), La Transizione Agroalimentare (Davide Bochicchio), Sostenibilità dell’abitare, La zona 0 (Maria Luisa Bisognin), La Transizione Interiore (Alessandra Cacciari) e Progettazione in Permacultura (Fabio Pinzi).

Durante il percorso, il gruppo è maturato e si è amalgamato, si è trovato ad affrontare tematiche nuove e complicate, a discutere su tantissimi argomenti … a noi è sembrato del tutto normale. L’effetto del progetto Permatransition l’ha visto Fabio Pinzi che ci ha conosciuto all’inizio e ci ha rivisto dopo 7 mesi. Il Pinzi ha notato una progettazione estremamente collaborativa e fluida, dove non sono spiccate le personalità, ma i gruppi. Personalmente imputo la “particolarità” (così ha riferito Fabio) in parte alla nostra modalità di “ospiti facilitatori”, ma in modo particolare alla bravura di Alessandra Cacciari e del suo lavoro di Transizione Interiore, strumento unico per cambiare realmente la prospettiva.

La differenza si è vista anche nel cambiamento delle prospettive personali, Fabio dice sempre che “gli Italiani vogliono una casa sulla collina con il proprio podere intorno” e così è cominciato anche il nostro corso, tanti individui che volevano capire come lavorare quella terra che avrebbero avuto isolati dal mondo esterno. Alla fine del corso, il sogno era mutato, c’era la casa, ma non più isolata e c’era la campagna, ma vissuta e condivisa con altri e questo è stato, secondo noi il più grande risultato del progetto Permatransition.

Grazie a tutti quelli che hanno partecipato al corso che con la loro disponibilità a mettersi in gioco ne hanno reso possibile la realizzazione

La gilda di Monteveglio (Davide Bochicchio e Alessandra Cacciari)