Teatro in Transizione
Dopo innumerevoli tentativi di inserirlo nelle attività festaiole (e non solo) dedicate alla Transizione, credo che finalmente a Panta Rei sia salpata la Nave del Teatro in Transizione.
Esiste addirittura un blog che Luca il pervicace (quello in primo piano nella foto) ha creato e nel quale spiega più o meno quali sono gli intenti e le intenzioni di questo aspetto ludico-creativo in gran parte resiliente (e sottolineo la parola ludico: si notano i sorrisi sulla faccia delle persone?).
Per quanto mi riguarda sono anni che dico che l’improvvisazione teatrale è resilienza (a questo link lo spiego bene) e a Panta Rei ho ancora una volta compreso che lavorare in gruppo su dinamiche di ascolto e ritmo comune, facilita la creatività e il pensiero innovativo.
Al termine di questa preparazione dinamica ho semplicemente chiesto”quali sono i ruoli fondamentali per un gruppo di Transizione?”.
Ognuno ha detto la sua e alla fine abbiamo creato 3 macrogruppi :
i “portatori di talento” – quelli che hanno un talento particolare
i “facilitatori” –
“tutti” (si proprio tutti perchè cosa vuoi lasciare indietro i bambini …sono importanti..e gli anziani? Quelli ne sanno a pacchi…ecc ecc)
Uno potrebbe pensare che rendere teatralmente con un’idea forte questo terzo macrogruppo sarebbe stato ostico e invece con solo 3 minuti a disposizione …ecco a voi uno spaccato di “transition Talk” visto dalla parte del pubblico : comari venete all’opera (gossip & affini)
Per non parlare della scena dei facilitatori. L’abbiamo rappresentata in pubblico nel cerchio finale perchè meritava di essere vista
Insomma, da quando abbiamo avuto il placet di Rob l’anno scorso, abbiamo fatto alcuni passi notevoli e così volevo semplicemente celebrare questo momento importante. Mavi