I Tarocchi della Transizione …
…così sono stati ribattezzati dai primi sperimentatori che hanno avuto modo di giocarci. Una cosa è certa, non prediranno il futuro prossimo o venturo della vostra iniziativa ma possono esservi utili per la sua progettazione.
Sono l’evoluzione dei 12 passi (http://transitionitalia.wordpress.com/…/i-12-passi/) e prendono spunto dal lavoro dell’architetto Cristopher Alexander che nel 1977 pubblica il libro “A Pattern Language” formalizzando 253 pattern (modelli) e un semplice, ma utile processo per i momenti di progettazione. L’idea di Alexander è che, conoscendo i pattern e il processo, si possiedono gli strumenti di base per la progettazione. Può essere usato da chiunque, dai singoli agli amministratori passando per le comunità, da chiunque desideri progettare luoghi della propria vita, grandi o piccoli che siano.
Applicando gli stessi principi di Alexander sono nati gli Ingredienti e gli Strumenti della Transizione, questo il vero nome dei Tarocchi. Sono organizzati in cinque fasi (non necessariamente cronologiche): Partire, Approfondire, Connettere, Costruire e Sognare; ogni fase ha i suoi ingredienti e strumenti. Potreste volerli utilizzare in fase di progettazione ma non solo, saranno utili per fare una valutazione del lavoro già fatto e trovare spunti su cui riflettere. Sempre che vi piacciano, potreste inventarvi mille modi di impiegarli: se per voi funzionano e vi divertite va bene così.
Come si usano? Con le carte troverete delle proposte, ma… prima di passare all’azione qualche invito:
. troverete proposte di giochi e attività, ma potreste volerne sperimentare anche voi. Fateci sapere, li aggiungeremo alle versioni successive.
. quasi tutte le foto provengono da iniziative non italiane. Se avete delle foto che possono andare bene speditele che le includiamo nelle prossime versioni.
. se avete proposte di ingredienti o strumenti fateci sapere. Scrivete qualche riga da mettere sulla carta, dategli un nome, allegate una foto che ispiri e raccontate perché l’ingrediente o lo strumento sono utili per voi.
. è possibile che questo set si possa ampliare grazie alle esperienze delle varie iniziative in Italia, vediamo come gestirlo rispetto all’accoglienza che riceveranno le carte. Per il momento trovate nella colonna destra del blog un riferimento dedicato alle carte. Ci troverete l’indirizzo da cui scaricarle, la segnalazione degli eventuali aggiornamenti che ci saranno oltre ad altre informazioni che vi consigliamo di leggere.
L’indirizzo a cui mandare il materiale è trtarocchi@gmail.com (Pierre)
Stampa delle carte : i file sono organizzati per la stampa fronte retro, il consiglio è di farlo fare ad una copisteria. Se la stampa è su cartoncino e le fate plastificare le userete a lungo.
La dimensione della carta finita equivalente ad un A5 (mezzo foglio A4) risulta in una buona dimensione per leggibilità e uso delle carte. Questo vuol dire stampare su cartoncino formato A4 le carte “A5_ingredienti” e su cartoncino formato A3 le carte “A6_strumenti”.
Per la pagina dedicata qui:
. http://transitionitalia.wordpress.com/le-carte-di-transizione/
Per scaricarle andate qui :
https://www.dropbox.com/…/-4DxGl3IWD
Per approfondire ulteriormente (solo per angloabili) si può partire da qui:
. http://www.transitionnetwork.org/ingredients
Se vi fate prendere dalla passione e cominciate a tradurre in italiano qualche testo fateceli avere che li pubblichiamo, è tutto molto interessante.
Buon divertimento, buona progettazione e… raccontateci le vostre esperienze spedendo una mail a: trtarocchi@gmail.com
La progettazione per Patterns proposta da Alexander per l’architettura/urbanistica e’ stata ed e’ usata molto di piu’ nell’ambito informatico.
Il concetto e’ semplice, sintetizzabile con una sola parola: COPIARE, sulla base del semplice assunto che qualcuno prima di noi si e’ trovato a confrontarsi con i patterns e ha individuato delle soluzioni.
Ogni situazione puo’ essere scomposta in elementi piu’ semplici (patterns), primo passaggio e’ individuare i patterns della nostra situazione, secondo passaggio e’ andare a vedere come qualcun’altro ha risolto quei patterns, terzo passaggio e’ adattare/copiare le soluzione per i patterns individuati nel nostro progetto.
Alexander e’ un grande, perche’ e’ una personalita’ umile e attenta prevalentemente alle esigenze altrui, niente autoreferenzialita’.
Altro grande architetto/urbanista e’ Kevin Lynch americano; fondamentale e’ “Progettare la citta’. La qualita della forma urbana” e il capitolo 17 “Utopia di luogo” e’ mitico.
Ciao Ettore, grazie per le informazioni; troverò il modo di dare un’occhiata al libro di Kevin Lynch mi ha intrigato quello che scrivi.
Pierre
eh bravo Pierre!! arrivi con un tempismo perfetto. Martedì con il gruppo in transizione di Pontegradella iniziamo proprio a parlare di progetti/sogni. Se il gruppo ci sta possiamo fare una piccola sperimentazione con questo nuovo strumento colorato e attraente.
Grazie 🙂
Ciao Cristina, ho una copia in inglese al momento, se può essere utile… Sennò le facciamo stampare per Ferrara in Transizione.
Pierre