Pemacultura: un libro “obbligatorio”

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Dopo una lunga attesa e grazie all’impegno di Arianna editrice e degli amici permacultori italiani è finalmente disponibile nella nostra lingua questo incredibile libro di David Holmgren. A mio parere si tratta di un passaggio obbligatorio per chiunque voglia capire cos’è la Transizione e da dove trae una grande parte dei suoi principi e del suo modus operandi.

Direi anche di più, il metodo di progettazione in Permacultura che Holmgren descrive dovrebbe essere il principale strumento operativo di ogni Gruppo Guida. Questo metodo infatti funge da sponda, da bussola, da corrimano, da polizza di garanzia del processo di Transizione all’interno di una comunità. Immaginare e realizzare un futuro resiliente, sostenibile e felice non è infatti un’impresa semplice e si corre costantemente il rischio di prendere direzioni sbagliate. Si viene spesso assaliti dai dubbi.

Utilizzare i principi di progettazione così brillantemente sintetizzati e descritti dall’autore in questo testo è quindi utilissimo e rassicurante. All’inizio, almeno per me, si è trattato di un grande sforzo mentale, ma poi con il tempo diventa un modo di pensare molto naturale e può fare realmente la differenza.

Cerco anche di spiegarvi perché. Come è già stato notato in molte discipline e in molti ambiti dell’azione umana, la nostra specie tende ad avere un modo tutto suo di affrontare i problemi. Abbiamo sviluppato un’attitudine culturale che ci porta a vedere le cose scollegate le une dalle altre, ci concentriamo ed agiamo su un aspetto per volta, in modo sempre più verticale, e questo ci porta spesso a combinare grossi guai.

Quella che dobbiamo recuperare e affiancare alla nostra ottima capacità di approfondire i singoli aspetti del mondo che ci circonda è l’attenzione ai sistemi generali che lo governano. Anche perché, e questo è un punto fondamentale, anche i sistemi hanno loro caratteristiche proprie che li spingono a riprodursi sempre nello stesso modo.

Così, quando si cerca di cambiare qualcosa in modo profondo, si può frequentemente cadere in una specie di tranello che i sistemi ci tendono. Come uomini infatti cerchiamo di cambiare le cose modificando alcuni elementi del sistema che magari ci sembrano sbagliati, ma non interveniamo sulle regole generali. Il risultato è che alla fine del processo ci troviamo con elementi diversi all’interno del sistema, ma il suo funzionamento generale (e quindi i suoi problemi) sono gli stessi. Possiamo quindi cambiare tante cose senza in realtà ottenere nessun vero cambiamento.

Provo a fare degli esempi pratici sennò poi mi tirate una scarpa. Quante volte nella storia abbiamo visto rivoluzioni che sostituiscono un autoritarismo con un altro autoritarismo cercando di creare una società più giusta (tolgo lo Zar e metto Stalin).

O in Europa togliamo le monete nazionali e mettiamo l’Euro, un idea interessante, ma senza una vera rivoluzione anche in tutti gli altri elementi del sistema (la politica? i popoli? le relazioni tra gli stati? il sistema del credito? ecc.) si scopre poi che anche l’Euro non riesce a modificare davvero la situazione.

Più banalmente, pensiamo alla voglia di tante persone di mangiare meglio e più sano che ha fatto nascere l’agricoltura biologica. Ottimo no? Ma tutti gli altri ingranaggi del sistema non sono stati modificati e oggi il biologico diventa sempre più spesso biologico industriale – certo meglio dell’agricoltura industriale pura intendiamoci – che per paradosso fa chiudere i piccoli produttori e produce in modo assolutamente non sostenibile, magari anche sfruttando manodopera a basso costo in paesi lontani, ecc.

Il concetto è, insomma, dobbiamo trovare percorsi per una modifica dei “dettagli” del sistema, ma anche delle sue “regole fondamentali”. In caso contrario, il rischio è di ritrovarsi sempre più o meno al punto di partenza.

Ecco, questo libro ci aiuta a fare questo. Ogni volta che immaginiamo un passaggio, un nuovo progetto per la comunità, possiamo passarlo al vaglio di questo meraviglioso setaccio per vedere se tutto quadra. Certo non è un metodo infallibile, ma sicuramente è un gigantesco aiuto e ci può salvare dagli errori più pericolosi.

Leggetelo, davvero.

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