Storie di Transizione: Ishmael

“Maestro cerca allievo. Si richiede un sincero desiderio di salvare il mondo. Presentarsi di persona.”
E’ questo enigmatico annuncio che Ishmael, creatura di immensa saggezza, fa la sua apparizione nella vita di un uomo come tanti, animato da un mai sopito desiderio di conoscenza vera.
Ishmael è una guida molto particolare, e la storia che racconta al suo discepolo è di quelle che nessuno ha mai udito: la storia stessa dell’uomo.

Ho appena terminato di leggere “Ishmael”, un romanzo di Daniel Quinn pubblicato nel 2009. Leggo principalmente saggi (su tematiche legate alla … indovinate …. alla transizione) per cui questa lettura l’ho scoperta come preziosa rarità. Questo libro mi ha colpito molto profondamente e quindi ho pensato di dedicare un post su questo blog per segnalarlo e invitare alla lettura.

Il libro ha raccolto un grande successo di pubblico oltre a premi e riconoscimenti letterari, tra cui il Turner Tomorrow Fellowship, assegnato per le “concrete e innovative soluzioni ai problemi mondiali”, ed un film ispirato ad esso (Instinct di Jon Turteltaub, con Anthony Hopkins e Cuba Gooding, jr).

Il romanzo si confronta con la visione del mondo e del ruolo che la specie umana ha ricoperto nelle ultime migliaia di anni sul pianeta Terra, ovvero la mentalità di possedere e dominare le altre specie, al fine di ottenere il controllo sulla natura e sulle risorse del globo, causando danni forse irreparabili, a partire dalla scomparsa di tantissime specie ed habitat per fare spazio all’urbanizzazione ed al ‘progresso’.

La visione del mondo viene esplorata tramite un dialogo ipotetico tra maestro e allievo, dove il maestro è rappresentato da un gorilla che tramite domande esistenziali conduce il suo allievo a scavare in profondità di se stesso per comprendere i miti che la nostra civiltà si racconta da millenni e che sembrano essere alla base del percorso folle ed autodistruttivo sul quale ci troviamo tutti.

Il ‘maestro’ sollecita il suo nuovo allievo di utilizzare le proprie capacità discernitive e il ragionamento, poichè non desidera dispensare realtà assolute ma vuole convincerlo del proprio credo facendolo arrivare ad esso per brevi tappe, smontando poco per volta le convinzioni che la società moderna, che lui chiama ‘Madre Cultura’, ha inculcato in tutti gli uomini che appartengono ad essa. L’Umanità intera viene divisa in due categorie, i Prendi ed i Lascia; i primi appartengono a tutte le culture di stampo moderno, basate sullo sviluppo, il progresso, l’accrescimento e lo sfruttamento della natura e del territorio, mentre i secondi sono costituiti dalle poche società tribali di cacciatori/raccoglitori ancora rimaste sul pianeta. La comparsa nella storia dei ‘Prendi’ viene fissata intorno a 10.000 anni fa, con la comparsa dei primi coltivatori nella ‘Mezzaluna fertile’ della Mesopotamia, compresa tra i due fiumi Tigri ed Eufrate, da cui si svilupparono le prime cività moderne.

Uno degli aspetti più interessanti della narrazione di Ishmael è la rilettura delle Sacre Scritture, ed in particolare delle figure di Caino ed Abele: questi altri non sarebbero che le metafore con cui vengono raffigurati due popoli, i coltivatori mesopotamici del Nord a cui si rifà la figura di Caino, ed i pacifici pastori Semiti del Sud, progenitori del popolo Ebraico, nel ruolo di Abele.

Leggi il resto della recensione, tratta da Life of Gaia, qui

Ora la nota dolente: Purtroppo questo bel libro era disponibile in versione italiana pubblicato da “Il Saggiatore” ma risulta essere fuori catalogo. Quindi potete trovarlo nelle librerie nella versione originale (come ho fatto io) oppure cercarlo nelle biblioteche, banchetti, negozi remainders, ecc. Ne vale la pena, davvero!

Secondo me sarebbe un ottimo strumento di divulgazione e di studio da usare anche con i ragazzi delle scuole, e, perché no, trasformarlo in un pezzo teatrale. Quindi transizionisti creativi, artistici, teatrali all’ascolto … questo è un messaggio per voi!

Per approfondimenti su Ishmael:

Sito ufficiale di Ishmael

Video di Daniel Quinn:

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=7fz_7MJh2kI]

14 commenti
  1. pat
    pat dice:

    ottimo spunto! proposta: trasformare il libro in italiano in un contenuto pdf scaricabile e metterlo in rete a disposizione di tutti in questo blog? 🙂

  2. ellenbermann
    ellenbermann dice:

    Sì, Pat, potrebbe essere un’idea. Non so se in questi casi bisognerebbe chiedere all’editore (che ha deciso di non pubblicare più un certo libro) di metterlo a disposizione in formato elettronico. Ci sono diversi libri che una volta c’erano in italiano, ma che, con un turnover frenetico di un mercato dell’editoria che predilige solo testi più commerciali, sono poi spariti ….. Sigh

      • pat
        pat dice:

        CARA ELLEN, SIETE FANTASTICI!!!! GIà DIFFUSO SULLE PAGINE FB DI ZEITGEIST ITALIA. GRAZIE MILLE!!

        COL MIO GRUPPO DI VERONA STIAMO PARLANDO A TUTTI DI TRANSITION ITALIA E STIAMO LAVORANDO A DELLE SERATE AD HOC, IN PREPARAZIONE DI UN INCONTRO AL QUALE VORREMMO INVITARTI A PARLARE DI TRANSITION. TI ARRIVERANNO PRESTISSIMO NOSTRE NOTIZIE!

        <3 PAT

  3. Jack
    Jack dice:

    Salve.
    Sono il responsabile del sito http://danielquinn.altervista.org.
    Volevo suggerirvi di leggere anche i lavori successivi di Daniel Quinn:
    – The Story of B
    – My Ishmael
    – Oltre la civiltà
    in cui Quinn esplora in maggior dettaglio e profondità le idee espresse in Ishmael (che a volte, per mancanza di spazio, si è limitato ad abbozzare lasciando più domande che risposte).

    Solo una precisazione: la traduzione italiana di Ishmael non è mia. Io ho solo tradotto gli altri libri di Quinn.

    • ellenbermann
      ellenbermann dice:

      Ciao Jack, infatti, entusiasmata dalla lettura di Ishmael ho successivamente “divorato” anche le altre opere di Daniel Quinn – ho però ordinato i cartacei in inglese (mi risulta molto faticoso leggere i pdf a computer e non ho strumenti quali kindle o simili). Assolutamente d’accordo con te – offrono ulteriore approfondimenti e dettagli. Ma nel ethos della transizione sono più importanti le domande delle risposte, quindi Ishmael è molto stimolante in questo senso. Se vuoi mandarmi delle tue piccole recensioni sulle altre opere a ellen.bermann(at)gmail.com le pubblico volentieri sul blog – in quanto io non avrei purtroppo tempo per mettermi in questo.
      Un caro saluto, Ellen

  4. Peter Ray
    Peter Ray dice:

    Si ma non ho capito la data. La novella è del 1992, e difatti il film con Hopkins è del 1999. Perché qui si dice invece che è stato pubblicato nel 2009?

I commenti sono chiusi.