Vorrei porre l’attenzione sul fatto che oltre alla fine del petrolio ci sarà anche la fine di molte altre materie prime. A tale proposito segnalo il numero di novembre 2010 di “Le Scienze” in cui vengono descritti diversi scenari. Nel giro di qualche decennio verranno meno alcuni metalli più o meno rari, le risorse idriche non saranno più sufficienti, il cibo scarseggerà, ecc. Ritengo che questo processo avverrà più o meno gradualmente, tuttavia è bene cominciare ad organizzarci.
Cristiano dice:
Certo Marco, purtroppo molti dei “picchi” a cui accenni sono già in corso, ad esempio quello del fosforo è gravissimo, ma siamo messi piuttosto male anche con il rame e si sta cominciando a dubitare anche delle riserve di carbone. Generalmente io semplifico parlando di picco dei metalli, dei minerali, del suolo, dell’acqua, della biodiversità, del debito e della salute umana. Tutte risorse in via di esaurimento o già oltre il livello di guardia.
mauro giorgis dice:
Ciao Cristiano, sono filmati che nonostante si sia consapevoli del problema, sono molto forti.
Anche perchè non penso che questa avverrà gradualmente.
Come insegna Chris Martenson nel Crash Course, bisogna tener conto del grafico “mazza di Hockey”, cioè l’effetto a crescita esponenziale, in questo caso doppio, in quanto da una parte stanno diminuendo le risorse, e dall’altro, effetto boom paesi emergenti, stanno aumentando vorticosamente i consumi.
Cristiano dice:
Mah è materiale fatto per la TV con scopi di audience, vale quel che vale, alcuni passaggi potrebbero essere estrapolati ed essere utili… tutto qui.
mauro giorgis dice:
Certamente, grazie dell’iniziativa e della risposta comunque.
Ti avevo scritto una mail direttamente la settimana scorsa, non so se hai avuto tempo di leggerla.
Grazie
Vania dice:
E’ un video molto inquietante… A me personalmente vien da piangere pensando ai miei figli. So che piangere non è utile, per niente! Mi rimbocco le maniche e faccio il possibile nell’immediato ma… occorre organizzarci presto, non possiamo aspettare anni. E, purtroppo, sarà comunque troppo tardi. Ma facciamo il possibile; qualche giorno fa ci siamo trovati un gruppetto da Davide a parlare di transizione, spero la cosa cresca qui in Friuli e si possa presto fare un transition training. Al prossimo incontro GAS (sono solo pochi mesi che lo frequento) chiederò di parlare di transizione; ci sono molte persone sensibili… speriamo.
Vorrei porre l’attenzione sul fatto che oltre alla fine del petrolio ci sarà anche la fine di molte altre materie prime. A tale proposito segnalo il numero di novembre 2010 di “Le Scienze” in cui vengono descritti diversi scenari. Nel giro di qualche decennio verranno meno alcuni metalli più o meno rari, le risorse idriche non saranno più sufficienti, il cibo scarseggerà, ecc. Ritengo che questo processo avverrà più o meno gradualmente, tuttavia è bene cominciare ad organizzarci.
Certo Marco, purtroppo molti dei “picchi” a cui accenni sono già in corso, ad esempio quello del fosforo è gravissimo, ma siamo messi piuttosto male anche con il rame e si sta cominciando a dubitare anche delle riserve di carbone. Generalmente io semplifico parlando di picco dei metalli, dei minerali, del suolo, dell’acqua, della biodiversità, del debito e della salute umana. Tutte risorse in via di esaurimento o già oltre il livello di guardia.
Ciao Cristiano, sono filmati che nonostante si sia consapevoli del problema, sono molto forti.
Anche perchè non penso che questa avverrà gradualmente.
Come insegna Chris Martenson nel Crash Course, bisogna tener conto del grafico “mazza di Hockey”, cioè l’effetto a crescita esponenziale, in questo caso doppio, in quanto da una parte stanno diminuendo le risorse, e dall’altro, effetto boom paesi emergenti, stanno aumentando vorticosamente i consumi.
Mah è materiale fatto per la TV con scopi di audience, vale quel che vale, alcuni passaggi potrebbero essere estrapolati ed essere utili… tutto qui.
Certamente, grazie dell’iniziativa e della risposta comunque.
Ti avevo scritto una mail direttamente la settimana scorsa, non so se hai avuto tempo di leggerla.
Grazie
E’ un video molto inquietante… A me personalmente vien da piangere pensando ai miei figli. So che piangere non è utile, per niente! Mi rimbocco le maniche e faccio il possibile nell’immediato ma… occorre organizzarci presto, non possiamo aspettare anni. E, purtroppo, sarà comunque troppo tardi. Ma facciamo il possibile; qualche giorno fa ci siamo trovati un gruppetto da Davide a parlare di transizione, spero la cosa cresca qui in Friuli e si possa presto fare un transition training. Al prossimo incontro GAS (sono solo pochi mesi che lo frequento) chiederò di parlare di transizione; ci sono molte persone sensibili… speriamo.