Foligno – com’è andata

ci siamo, ci siamo, l’energia del gruppo è palpabile, ci sono conoscenze, c’è intesa, c’è voglia di fare. Ci incontriamo in una dozzina abbondante a Foligno, sotto il gazebo del bel Parco Fluviale Hoffman, visto che il tempo inclemente ci impedisce l’uso dell’anfiteatro. Condividiamo lo spazio con chi mangia la pizza e anche, più tardi, con un karaoke a basso volume, e perchè no? Certo è che a guardare da lontano i vari gruppetti riunitisi nel locale, il nostro è quello con gli occhi più accesi, e la comunicazione scorre viva ed animata.

Passo un buon quarto d’ora, come spesso accade, a rassicurare gli organizzatori sul numero di presenze. No, non importa chi non c’è. Non è fondamentale pensare tutta la sera all’assenza del sindaco-assessore-responsabile di… e tantomeno a tutti quelli che “sarebbero venuti ma…” (il tempo è brutto, c’è il festival jazz…). E’ curioso e abbastanza tremendo come seguire questo filo del discorso ci porti a ignorare le persone che invece sono venute. Diamo piuttosto la nostra attenzione a loro, e con loro accendiamo un vero scambio!

Il talk si svolge un po’ come di solito, sono soddisfatta delle mie nuove slide sul metodo e sul cambiamento, piene di immagini per cominciare a sognare il “come potrebbe essere” e per intuire che non sto parlando tanto di rinunce quanto di scelte. Grazie a Mirco Rossi dell’Aspo, che mi ha preceduta qualche settimana fa, il gruppo folignate è informatissimo su picco petrolifero e risorse, mi aiuta a completare le frasi e aggiunge informazioni tecniche. Evviva, l’attenzione già si sposta da me, che sono venuta a portare “il lievito”, a loro…

Alla fine dell’incontro, nascono molte idee. C’è una nascente associazione di quartiere a Puelle e c’è la già esistente Alternativa-Mente, che ha organizzato gli incontri. Tutti sognano un GAS per Foligno, e poi api e orti in città, i problemi di approvvigionamento idrico, le questioni di fertilità dei terreni, e il rifiuto di continuare ciecamente la via del “lavoro” salariato che occupa da mattina a sera a fare cose che ti interessano più o meno.

Pare che stasera si proietti The Story of Stuff, e che in agosto o in settembre ci rivedremo per fare un Open Space e-o un cineforum… e la terza città d’Umbria potrebbe pure diventare la prima iniziativa umbra in Transizione…