Politici 2.0

Silvia, che lavora con me, mi dice spesso che a forza di frequentare transizionisti perdo il contatto con la realtà. A voler essere precisi, chi si avvicina alla Transizione e perde un po’ di tempo a capirne il senso si ricollega con la realtà, ma vivendo poi in un mondo in cui quasi tutti sono collegati a una rappresentazione deformata del realtà stessa… insomma, in effetti le conseguenze sono simili… alla fine sei un po’ strano.

Un paio di sere fa ho ascoltato un incontro pubblico di politici. Giovani, la nuova leva, le speranze per il futuro.

Devo dire che sono rimasto parecchio perplesso. Tra i presenti uno solo aveva un idea di quello che sta succedendo nel mondo, gli altri facevano ragionamenti, anche interessanti, ma totalmente scollegati da aspetti fondamentali delle dinamiche in atto (anche se devo dire che hanno notato che gli USA stanno fallendo, è già importante). Questo è un grosso problema.

Come fai a fare le scelte giuste se sai così poco di quello che sta succedendo e che succederà? Come facciamo a fare in modo che questi giovani politici energici e motivati abbiano le informazioni di base per fare qualcosa di sensato?

Quelli che ho sentito io per esempio avevano idee molto chiare su quello che non va, su ciò che i partiti dovrebbero fare e non fanno, sul gioco inutile e dannoso che si svolge ai piani alti dei palazzi… ma quando si passa alle soluzioni… bah… pensieri vecchi che nel mondo com’è e come diventerà hanno ben poche probabilità di avere spazio. Crescita, crescita, crescita… un dogma.

Noi possiamo anche provare a creare occasioni di formazione come il training che faremo in ottobre, ma loro decideranno di venire? D’altra parte dove altro potrebbero farsi un quadro completo e sistemico della situazione, non è mica facile…

Quindi compitino transizionista per l’estate, facciamoci venire delle idee per convincere i politici ad aggiornarsi e diventare politici 2.0. I partiti probabilmente non ci aiuteranno in questo… troppo confusi in basso, troppo cristallizzati in alto.

Restano le relazioni personali, se avete idee magari appuntatele qui o scrivetemi. Se potete aiutare i vostri amministratori ad aggiornarsi fatelo, ricordate che ora sono per lo più senza soldi e con i bilanci comunali allo stremo. L’anno prossimo andrà probabilmente peggio, molto peggio.

Insomma magari pensateci. Non ne servono tantissimi, tanto poi diventano loro stessi agenti contaminatori, basta supportarli un pochettino… proviamo?

4 commenti
  1. Dario Tamburrano
    Dario Tamburrano dice:

    Eh eh eh! Si è vero, quelli fuori dalla realtà sono gli altri, ma non se ne accorgono. E’ il mondo alla rovescia. Per quanto riguarda i “politici”… accetto il compito per l’estate, ma già qualche politico italiano sta nel gruppo di traduzione delle TEQs (http://www.teqs.net/), diversi stanno leggendo Post Carbon Cities e qualcuno si sta anche interessando non solo al Picco del petrolio, ma anche all’EROEI 😉

  2. Massimiliano
    Massimiliano dice:

    Qui la cosa, invece, sembra essere più difficile.
    Non si negano direttamente i problemi, ma si agisce comunque come se non ci fossero, creando un effetto che distorce ancor di più la prospettiva.
    Accetto anch’io il compito, comunque, e cercherò di fare il possibile (anche perchè ne va anche del mio stesso futuro).
    A settembre, per la festa “Lumache in Transizione” che stiamo organizzando, farò il possibile perchè gli amministratori partecipino al TTalk che farò.
    Ovviamente lo proporrò e lo consiglierò vivamente (magari dicendo il contrario, tipo “non andateci, non vale la pena…”, mi adatterò alla bisogna).
    Grande idea, comunque, questo Training per amministratori, spero abbia successo e spero si possa replicare.
    Qui in Italia ne abbiamo tanto bisogno…

    Max

  3. Federico Carocci
    Federico Carocci dice:

    io ci ho provato, il risultato è stato un pò come quello di Massimiliano, tranne per il fatto che mi hanno reso la vita lavorativa impossibile…
    il “partito” detta legge e non vuole che certi status quo vengano toccati…parlare di decrescita (o semplicemente NON parlare di crescita) è uno di quelle cose intoccabili.
    In realtà poi, in politica generalmente si trovano persone che han capito che la loro posizione gli permetterà di non fare nulla, quindi, o sono delle volpi o dei perfetti incapaci.

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