Irrigazione solare per la rete di orti urbani di Pinar del Rio
Irrigazione solare per gli Orti urbani a Pinar del Rio (Cuba). Un esempio di agricoltura resiliente in un paese colpito dal “Bloqueo” degli Stati Uniti. Agricoltura biologica collettiva senza utilizzare il petrolio.
Questo progetto è molto importante come laboratorio per sperimentare tecniche e tecnologie che ci aiuteranno quando il petrolio e le altre fonti fossili saranno esaurite. Cuba è un esempio di Transition Town applicata ad una intera Nazione. A causa dell’embargo Cuba ha dovuto affrontare tutti i problemi relativi alla produzione di cibo, della salute, dei trasporti e della formazione. Con soluzioni collettive e tanta inventiva hanno quasi risolto il problema.
Uno dei partner del progetto è ACTAF, l’associazione dei tecnici agricoli e forestali di Cuba, che sostiene gli orti e fa la formazione ai campesinos e ai tecnici agricoli.
Leader del progetto è ARCS, http://www.arciculturaesviluppo.it/ che con numerosi partner ha portato avanti questo progetto: Legambiente int., Actaf, Università di Pinar del Rio, AUCS.
La progettazione e la formazione riguardante le tecnologie appropriate e l’uso delle fonti di energie rinnovabili è stato realizzato dalla Staff tecnico solare di RESEDA onlus: http://www.resedaweb.org/
Questo intervento fa parte di un programma di interventi sull’agricoltura sostenibile che include anche azioni di permacultura, formazione, utilizzo di tecnologie appropriate ed energie rinnovabili, cooperazione tra i popoli.
Su questo tema specifico personalmente ho sviluppato altre idee anche meno costose e più sostenibili di questa, nate dalla necessità di spendere poco e riciclare, come ad esempio il progetto F.R.E.E. per l’Africa in cui si utilizzano vecchi bidoni per fare generatori eolici a costo quasi zero (un pannello fotovoltaico, oltre al rischio di essere rubato, costa molto qui e quindi moltissimo nei paesi poveri).
Per dettagli:
https://www.youtube.com/tonnoenergy
Come sempre, sarò presente alla festa del dono, del baratto e di Transizione a San Lazzaro (BO), Sabato 5 Aprile.
RIccardo
Caro Riccardo, penso che tu sappia che le pompe eoliche autocostruite si possono usare in due condizioni: la presenza di vento, e determinate caratteristiche di portata e pressione. Questo purtroppo non è il nostro caso quindi la scelta di altre tecnologie è indispensabile. Inoltre a Cuba stiamo sviluppando la locale industria di produzione di moduli FV proprio per ottenere il più possibile l’indipendenza energetica. Ti ringrazio per la segnalazione, conosciamo bene cosa suggerisci, il nostro primo eolico fatto con i bidoni è del 1994 ma in questo caso non era possibile utilizzarlo. Comunque il progetto è grande e prevede in altri organoponici l’utilizzo di sistemi a secco, eolici autocostruiti, arieti idraulici e sistemi di irrigazione integrata a secondo delle caratteristiche dell’area e delle necessità di irrigazione. Se mi dai indicazione su dove avete fatto questi progetti in Africa posso inserirli in un prossimo articolo. Ciao.