Impressioni da ASPO Firenze

Ieri ho partecipato a una giornata aspista in quel di Firenze con tanto di panino con il lesso (che pare sia un must in queste occasioni – ed era proprio buono).

Intanto mi ha fatto molto piacere vedere di persona gente con cui interagisco parecchio, ma quasi sempre in modo virtuale, in carne ed ossa sono tutti più veri.

A PROPOSITO DI NICOLE

Ovviamente, già che c’ero, ho sentito l’intervento di Nicole Foss (e l’ho pure filmato). Siccome mi pare ci sia in giro voglia di commenti, ecco alcune mie impressioni a caldo. La sua esposizione era sovrapponibile a quella dello scorso anno ed egualmente senza alcuno sbocco. Per Nicole non c’è nulla da fare se non prepararsi alla meglio alla catastrofe che arriverà presumibilmente entro 5 anni.

Lo scenario che immagina è quello di una deflazione feroce, impietosa e inarrestabile. Si tratta della conseguenza logica della “fine della crescita” determinata dal progressivo esaurimento delle risorse. Deduce il tutto studiando quanto già avvenuto in passato nelle varie crisi di sistema che abbiamo già sperimentato. La più recente e imponente è quella del 1929, ma ci sono documenti per risalire il corso della storia come fanno i salmoni e scoprire che quello del crollo post bolla speculativa è un gioco che ci piace parecchio e continuiamo a fare secolo dopo secolo. Quella attuale sarà la più grande di sempre.

Lo scenario di Nicole è talmente impietoso che persino le cassandre di ASPO ne sono rimaste turbate. Luca Pardi che faceva da traduttore, ha più volte chiesto una pistola per smettere di soffrire.

Come ho già scritto lo scorso anno, per quanto ne capisco io lo scenario della Foss è tra quelli possibili e assolutamente realistico, chi studia queste cose penso che ormai lo sappia bene.

Quello su cui non mi sento di concordare (e il mio parere è assolutamente istintivo e intuitivo, quindi non supportato da dati scientifici o modelli ragionevoli) è che questo sia l’unico scenario possibile.

IAN JOHNSON

Nella stessa mattinata abbiamo infatti sentito l’economista Ian Johnson, ex vicepresidente della Banca Mondiale per lo sviluppo sostenibile, che affronta la faccenda con occhi molto diversi. Attenzione che stiamo parlando dell’attuale Segretario Generale del Club di Roma, quindi non di uno che pensa all’economia in modo scollegato dalla realtà fisica del pianeta.

Secondo Johnson all’interno dell’attuale meccanismo economico possono (e devono) essere reperite le risorse e le energie per costruire la svolta sistemica che ci serve. Tanto per cambiare mancano la consapevolezza e la libertà di manovra necessarie, ma i numeri sono talmente chiari che viene quasi da ridere.

Riconvertire l’economia e organizzarsi per un mondo post carbon sembra possa costare il 3/5 % del PIL mondiale, non farlo ne costerà almeno il 20% (fino al 50% nelle aree più deboli secondo Nicole – l’Italia è un’area debole).

Mentre secondo Nicole la “termodinamica” del fenomeni in corso è ormai troppo rapida rispetto alla capacità di reagire dell’economia, del mercato e dei sistemi infrastrutturali, secondo Johnson i margini ci sono, basterebbe decidersi e agire in modo risoluto.

Ian (persona assolutamente straordinaria) ha ascoltato con attenzione tutto l’intervento di Nicole e a quel punto ho detto a Ugo Bardi che la cosa più interessante per tutti sarebbe stato sentire nuovamente il suo parere o farli dialogare un po’. Ugo però ha pensato (probabilmente a ragione) che non avendo concordato la cosa poteva essere un problema e non voleva mettere in imbarazzo nessuno, inoltre eravamo già in ritardo sul programma… insomma, sta volta è andata così.

La curiosità però mi è rimasta e cercherò di sentire Johnson via email o Skype per avere i suoi commenti.

QUELLO DI CUI SONO SICURO

Più imparo e più passa il tempo più mi convinco che tutto o quasi tutto sia possibile, il punto è se abbiamo voglia di renderlo possibile o no. Il problema siamo sempre noi, scimmie evolute, primati dalla “capa grossa”. E qui è cascato a fagiolo l’intervento di Enrico Euli, psicologo e docente dell’Università di Cagliari, specialista di giochi, pratiche esperienziali e psicologia della catastrofe (già lo amo).

Appena riesco vi carico il filmato del suo intervento che mi è parso un contributo fondamentale alla discussione. Mi sono divertito molto perché avevo appena finito di parlare con Luca Pardi che ragionava di un inizio di Transition Town nel luogo in cui abita. Io gli avevo detto che però non poteva farlo lui, a meno di non venire prima da noi a farsi un reset completo del cervello in modo da non cadere nelle trappole di cui si è riempito fino a oggi esponendosi agli stimoli distorti di questo sistema. È stato buffo perché poi Euli gli ha detto esattamente la stessa cosa durante il suo intervento pubblico. E qui sta il punto, i limiti stanno molto più nelle nostre teste che in qualsiasi altro posto.

TANTE ALTRE COSETTE UTILI

Poi ovviamente ci sono state le chiacchiere e gli altri interventi, ho lasciato Rupo armato di chiavetta USB da 200.000 Mb con la missione di “rubare” tutte le presentazioni, non so se la missione ha poi avuto successo. Con tanti interventi di gente così preparata si accumulano sempre molte informazioni utili (qualcuna arricchirà immediatamente il mio tTalk).

PENSIERINO FINALE

Mi pare che sul piano dei dati ormai siamo a posto, sappiamo più o meno tutto quel che serve sapere,abbiamo tutti i grafici, le curve, le serie, i riscontri, gli studi, i contro studi, i contro-contro studi, ecc. Se ora ci concentriamo con la dovuta intensità sulle “scimmie” (partendo da quella più difficile, ovvero noi stessi), tutto sarà possibile.

6 commenti
  1. Daniela
    Daniela dice:

    Buongiorno. Spero di trovare da qualche parte gli atti del convegno (magari anche qui) a cui non ho potuto assistere (distanza). Concordo in toto con la frase finale del post: dati, contro dati e contro contro dati, eppure sento che i DECISORI POLITICI, come pure certi ambientalisti parlare di CRESCITA SOSTENIBILE oppure di DISACCOPPIAMENTO. Con gli ossimori però non si avanti. E chi decide non sa o non vuole, convinto di avere sempre davanti cassandre stizzose e pallose.

  2. Cristiano
    Cristiano dice:

    Penso che gli atti saranno disponibili tra qualche tempo sul sito di ASPO Italia, io caricherò su YouTube un paio di video che mi sembrano utili.

    Purtroppo non ero lì per riprendere, quindi sono un po’ raffazzonati, c’era poca luce e l’audio è quel che è.

    Se posso suggerire, non mi preoccuperei troppo di “chi decide”, ti suggerirei di “fare” al livello nel quale puoi muoverti tu, qualunque esso sia.

    Fai rimuovendo conflitto e ideologia, lascia perdere la retorica dei LORO cattivi e dei NOI buoni, non aiuta, anzi è una magnifica trappola. Lo so è facile e sembra poggiata su un sacrosanto senso di giustizia, ma non funziona.

    Lascia spazio e tempo a chi ti sta intorno per capire e uscire dal rifugio della negazione, le persone ora sono molto più disponibili e in cerca di soluzioni (nella mia esperienza anche “quelli che decidono”).

    Non cercare di “convincere” nessuno, se crei le giuste condizioni si renderanno conto da soli e inizieranno a vedere i vantaggi del cambiamento, concentrati sul “come” piuttosto che sul “cosa” e vedrai l’evoluzione organizzarsi attorno a te.

    Sono i piccoli segreti che abbiamo imparato negli esperimenti di Transizione qui in Italia e più in generale nel mondo. Se questi concetti ti sono familiari sai già “come” fare, se non lo sono, magari potrebbe aiutarti capire un po’ di cose in più, una delle attività che cerchiamo di fare è di fornire a tutti gli strumenti utili che abbiamo raccolto fin qui.

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  1. […] preso il titolo da una frase del report di Cristiano sulla giornata ASPO Italia di […]

  2. […] ai suoi incontri hanno riportato le loro impressioni su vari blog. Ecco alcuni link a resoconti: Cristiano Bottone / Massimo Giorgini / Daria & Marco / Ellen Bermann. Share this:FacebookStampaEmailLike […]

  3. […] da vivere, come di solito facciamo nelle iniziative delle città di transizione. Quello che credo (d’accordo con Cristiano) è che, nonostante l’analisi molto precisa di Nicole, avremo a disposizione diversi […]

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