Petrolio: se anche gli arabi…
Sul sito del Corriere TV è apparso ieri un video-servizio di Antonio Ferrari che, nella sua rubrica “Voci dal Vicino Oriente”, analizza la situazione in Arabia Saudita.
I signori del petrolio devono oggi fare i conti con un mostruoso consumo interno di energia in costante aumento e uno studio pubblicato nel dicembre 2011 Chatham House inglese (Burning Oil to Keep Cool) mette nero su bianco i rischi per uno dei paesi più ricchi del mondo.
Il grafico a pagina 11 dello studio inglese (lo stesso riprodotto nel filmato di Ferrari), mostra come, in mancanza di provvedimenti correttivi, le necessità interne andranno progressivamente a ridurre la capacità di esportazione. Si vede inoltre una previsione di significativo declino della capacità produttiva a partire dal 2040.
Ovviamente tutto questo non incide solamente sulle sorti dell’Arabia, ma ha come conseguenza il declino di uno dei paesi più importanti del mondo per ciò che riguarda la produzione di petrolio.
Nulla di cui stupirsi particolarmente, ma un’ulteriore conferma di quanta urgenza ci sia di cambiare strada in modo deciso.
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l’avevo visto anch’io… aggiungo che qualche giorno fa su Rai5 ho visto un’intervista al presidente di Total Francia che,sostanzialmente, diceva un pò le stesse cose: sappiamo che siamo al culmine e che le cose stanno cambianto. Ci dobbiamo “solo” preparare…