Energia fossile: picco nel 2020?

Da: Fossil and Nuclear Fuels - the Supply Outlook

Da: Fossil and Nuclear Fuels – the Supply Outlook

Non avevo ancora trovato il tempo di dare uno sguardo a questo studio  dell’Energy Watch Group e il grafico qui sopra sintetizza bene il senso del messaggio. Secondo questa analisi

According to our study, coal and gas production will reach their respective production peaks around 2020. The combined peak of all fossil fuels will occur a few years earlier than the peaking of coal and gas and will almost coincide with the beginning decline of oil production.

Secondo il nostro studio, le produzioni di carbone e gas raggiungeranno i rispettivi picchi attorno al 2020. I picchi combinati dei carburanti fossili avverranno qualche anno prima del picco di carbone e gas e coincideranno con l’inizio del declino della produzione di petrolio.

Ulteriori conferme quindi dell’esigenza di una intensa, urgente ed estesa transizione energetica (che come sappiamo non si può fare se non si transiziona pure tutto il resto, ma vabbè…). Dell’idea che le nuove tecnologie di estrazione e le nuove scoperte di giacimenti possano cambiare lo scenario lo studio dice

Neither the hype about huge reserves in the Caspian Sea in the year 2000 (“…reserves could rival Saudi Arabia”), nor the deep sea discoveries in the Gulf of Mexico or West of Angola, nor tar sands in Alberta (see the cover story of the ExxonMobil publication “Oildorado” in 2003), nor last year the rush on shale gas developments in the USA or recent news of shale gas in Australia can do away the fact that the era of cheap and abundant fossil fuels is coming to an end. Rather, these new frontiers create more problems than being solutions to problems they promise to solve.

non lasciando quindi alcuno spazio all’argomento, i nostri tentativi di ritardare i cambiamenti necessari, invece che risolvere i problemi aumentano i danni e le conseguenze negative. Ma c’è anche lo spazio per un timido ottimismo, basato sull’idea che, a un certo punto, dovremo pur svegliarci dal nostro torpore:

But this is also a good message because climate change forces us to take action along the same lines, namely reducing the consumption of fossil fuels. Therefore, we must face these challenges and start in earnest to develop transition strategies towards a sustainable energy supply. The longer we try to delay that transition by pursuing dead end solutions which are aimed to prolong business as usual, the more we face the risk of falling off a cliff with severe disruptions in economy, politics and society.

E se vi ostinate a leggere questo blog non c’è dubbio che siate svegli o che, quanto meno, stiate cercando di svegliarvi. Beh.. si può fare gente, non c’è dubbio, e farlo, cambiare tutto, è pure divertente, riempie la testa di futuro, ricchezza, prospettive. Facciamolo, su su…

1 commento
  1. Guido Dalla Casa
    Guido Dalla Casa dice:

    “L’unico introito legittimo di energia del nostro pianeta è costituito dall’irraggiamento solare, e ogni crescita economica che consumi più energia di quella che riceviamo dal sole, irretisce l’economia mondiale in una spirale debitoria, che ci consegnerà a un creditore spietato….” (Konrad Lorenz)
    Il Creditore Spietato si presenta ogni giorno e si porta via della vita vivente. La crescita economica è una terribile patologia della Terra. Cercare (e trovare) nuovi combustibili fossili è la peggiore sciagura che ci possa capitare.

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