19 Haiku per il clima
Salve a tutt*,
spero di farvi un regalo gradito (e spero che lo possiate a vostra volta usare come regalo per altr*) pubblicando queste immagini.
Gregory C. Johnson ha pensato di concentrare (distillare, dice lui) il recente quinto rapporto del IPCC in 19 Haiku, che qui vi propongo nella mia versione “sottotitolata” (su segnalazione di Nate J. Hagens).
Usatele pure a vostro piacimento.
Buone feste a tutt*.
Apprezzo la buona volontà, ma ho una concezione un po’ diversa di haiku, che secondo me è difficile ridurre a una funzione solo descrittiva come se fosse una semplice didascalia
Se la si guarda con gli occhi della Permacultura, dell’integra e non separare, del valorizzare le diversità, credo che invece questa operazione sia molto più che apprezzabile. Il tentativo qui è quello di unire esigenze molto diverse, ere e modi di pensare molto diversi, il pensiero spirituale e filosofico e la scienza, la poesia con i numeri e i grafici.
Il risultato potrebbe non essere eccezionale dal punto di vista formale, ma l’autore è stato delicato e rispettoso nel portare l’Haiku verso le esigenze di divulgazione scientifica. Se sarà una modalità di comunicazione efficace non si può ancora dire, ma da come la vedo io questo è proprio un esempio paradigmatico di come la diversità dovrebbe interagire. Magari dopo questo ci saranno altri tentativi, più belli anche dal punto di vista formale. Ma intanto la scintilla e scoccata.
Senza offesa, ma considerarla solo dal punto di vista della forma poetica, secondo me non coglie la bellezza dell’intreccio tentato ed è poco sistemico, seppur comprensibile. Mi viene in mente il grafico Pirchard (o come diamine si scriveva) di Dead Poets Society. Non dovremmo misurare la poesia, ma rendere poesia quello che facciamo, anche quando si tratta di divulgazione scientifica.
non ne voglio fare un dibattito, e nemmeno una critica d’arte, che compete ad altri: il mio intervento è stato travisato forse per il mio eccesso di brevità.
L’apprezzamento resta, forse mi basta che non lo chiamiamo Haiku, come potrei dire che anche un pur bellissimo cristallo di neve non è acqua.
L’ha ribloggato su Giulia Annovie ha commentato:
Pensare alla terra e fare qualcosa per la terra è l’augurio che Gregory C. Johnson ci fa, regalandoci questi splendidi disegni. Buona riflessione.
Molto interessante, soprattutto se pensiamo agli effetti che potrebbe portare alla nostra flora, invece che curare, potare e accudire in sicurezza gli alberi, li stiamo uccidendo! http://www.fattoriclimbers.it/