Rob e il “dibattito” sul clima

Salve a tutt*,
un insolitamente battagliero Rob Hopkins discute con i dirigenti della BBC il concetto di “dibattito” sul cambiamento climatico. Rob scrive una lettera alla BBC dopo che questa ha ospitato in una sua trasmissione l’opinione sul clima di una persona che non ha nessuna competenza sul tema e che sembra, invece, avere interessi di altro tipo. La BBC risponde, ma Rob non è affatto convinto e replica di nuovo. Un esempio classico di come il dibattito sul clima in realtà non esiste, ma viene alimentato da posizioni che non hanno alcuna base scientifica. Ma lascio la parola a Rob che si esprime molto meglio di me.

Buona lettura.

Lettera aperta di Rob Hopkins alla BBC sull’apparizione televisiva di Lord Lawson a “Today Programme”

Da “Transition Network”. Traduzione di MR


A Jamie Angus, editore, di Today Programme.  13 febbraio 2014

Caro Jamie,

scrivo per protestare con la massima fermezza riguardo al vostro pezzo del programma di questa mattina sul cambiamento climatico e l’attuale alluvione che aveva come ospiti Sir Brian Hoskins e Lord Nigel Lawson. Vi scrivo sia per mio conto che per conto del Transition Network, un’organizzazione di beneficenza che sostiene migliaia di comunità nel mondo che intraprendono azioni pratiche positive e locali in risposta alla crisi climatica e per le quali la distrazione presentata da tali articoli è profondamente inutile. La maggioranza schiacciante della scienza peer-reviewed sul clima accetta che l’attività umana riscalda il clima. L’IPCC ha revisionato tutta la scienza pubblicata sul cambiamento climatico ed ha concluso:

Il riscaldamento del sistema climatico è inequivocabile e, dagli anni 50, molti dei cambiamenti osservati sono senza precedenti in millenni. L’atmosfera e l’oceano si sono riscaldati, le quantità di neve e ghiaccio sono diminuite, i livelli del mare sono saliti e le concentrazioni di gas serra sono aumentate. Ognuno degli ultimi tre decenni è stato più caldo sulla superficie terrestre di qualsiasi altro decenno precedente dal 1850.

Eppure, Lord Lawson ha ripetutamente dichiarato le sue credenze secondo cui il cambiamento climatico è “una credenza senza nessuna sostanza scientifica seria” e oggi ha sostenuto che non c’è collegamento con il meteo estremo e l’alluvione dei giorni scorso. Tuttavia, un rapporto del 2012 pubblicato da DEFRA ha identificato le alluvioni come la più grande minaccia al Regno Unito posta dal Cambiamento climatico, con fino a 3,6 milioni di persone a rischio per la metà del secolo. Ogni grado Celsius di riscaldamento porta alla capacità dell’atmosfera di contenere il 7% in più di umidità rispetto a prima (come mostra questo saggio dalla rivista Climate Research) ed abbiamo già fatto aumentare la temperatura di 0,8°C rispetto ai livelli preindustriali. La signora Julia Slingo, presentando un rapporto del Met Office sulla recente alluvione, ha detto sabato al programma World at One:

Tutte le prove suggeriscono che c’è un collegamento col cambiamento climatico. Non c’è prova che contrasti con la premessa di base che un mondo più caldo porterà a precipitazioni piovose più intense su base giornaliera o anche oraria”.

Le mie obiezioni specifiche sono le seguenti:

  1. Che abbiate ospitato Lord Lawson: Lawson non è uno scienziato climatico, è un ex politico. Non ha pubblicato nessun saggio scientifico in peer reviewed sul cambiamento climatico. La sua Fondazione per la Politica sul Riscaldamento Globale fa attività di lobbying a favore delle politiche pro combustibili fossili per eliminare politiche e legislazione sul cambiamento climatico, mentre si rifiuta di rivelare le fonti dei propri finanziamenti e in qualche modo approfittando dello status di fondazione benefica. Egli non ha niente di valido da dire su questo tema.
  2. Nessuno sa”: in diverse occasioni, Lord Lawson ha dichiarato, in relazione alla scienza del cambiamento climatico, che “nessuno sa”, presentando la scienza del clima come “quest’area estremamente speculativa e incerta”. Ciò è grossolanamente fuorviante e, alla luce dei recenti eventi atmosferici estremi, semina i semi del dubbio che non ha basi. Come detto sopra, c’è un consenso chiaro sul fatto che l’attività umana stia condizionando il clima. Egli ha dichiarato a Today “Non biasimo gli scienziati per il fatto di non sapere… li biasimo soltanto per il fatto che dicono di sapere mentre non sanno”. Gli scienziati presentano sempre le loro scoperte in gradi di certezza, gradi di probabilità, mai in termini di certezza. Presentare quella mancanza di certezza come “non sapere” rende all’intera comunità scientifica un enorme disservizio.
  3. Cherry picking (scegliere alcuni dati tralasciando altri): Lord Lawson ha dichiarato che non c’è stato un aumento degli eventi atmosferici estremi, prendendo ad esempio le tempeste tropicali e dichiarando che “lo scorso anno è stato insolitamente calmo” per quanto riguarda le tempeste tropicali. Ancora nessun accenno al fatto che in Australia il 2013 è stato l’anno più caldo da quando sono iniziate le registrazioni, o alle recenti alluvioni in Thailandia o negli Stati uniti, alla fusione del Permafrost in Siberia e Alaska, solo per dirne alcuni. Prendere l’attività delle tempeste tropicali in un anno è cherry picking. Comunque, come visto col tifone Haiyan, l’intensità di quelle tempeste sta aumentando.
  4. Il mito della ‘Pausa’: Lawson ha dichiarato che non c’è stato “alcun riscaldamento registrato negli ultimi 15-17 anni”, un mito promosso dagli scettici del clima. Ha citato l’ultimo rapporto del IPCC come se fosse d’accordo con lui, ma il rapporto del IPCC è stato in realtà molto chiaro su questo: il 90% del riscaldamento è stato assorbito dagli oceani mondiali, come risultato dell’aumento degli alisei, così come del minimo solare che il mondo sta attualmente attraversando. Di fatto, la temperatura degli oceani mondiali sta aumentando bruscamente in quanto assorbono l’equivalente di, secondo Skeptical Science, 12 bombe di Hiroshima al secondo, con impatti a livello del mare e ai livelli di vita marina e acidità degli oceani, che si trovano al loro massimo degli ultimi 300 milioni di anni.


Il vostro pezzo ha presentato l’illusione che ci sia ancora un dibattito fra gli scienziati secondo cui l’attività umana sta cambiando il clima mondiale. In chiusura, il vostro presentatore ha detto “è una combinazione dei due, come lo è tutta questa discussione”. No, non è così. Nigel Lawson è un ideologo, non uno scienziato. Metterlo sullo stesso piano di uno scienziato che ha pubblicato saggi peer-reviewed sul cambiamento climatico è come chiedere ad un ingegnere aeronautico e ad un fioraio un loro consiglio per sapere se è sicuro viaggiare su un aereo e dare alle loro opinioni lo stesso peso.

Di solito mi piace il Today Programme, ma oggi avrei potuto molto felicemente buttare la mia radio dalla finestra nella tempesta di grandine fuori stagione che sferzava di fuori. Non c’è nessun bisogno di “equilibrio” nei pezzi sul cambiamento climatico. Ora la BBC si sente obbligata ad ospitare qualcuno che pensa che fumare sia buono ogni volta che si discute di fumo? Ci dobbiamo aspettare che a un membro di Occupy venga offerto il diritto di replica ogni volta che Robert Peston parla di economia? La BBC ha il dovere di riflettere la realtà, piuttosto che quello di permettere a dinosauri come Lord Lawson di riempire le sue onde radio con punti di vista non scientifici e profondamente irresponsabili.

E sì, come organizzazione, a differenza di Lawson, il Transition Network è proprio felice di rivelare i propri finanziatori.

Grazie

Rob Hopkins

Transition Network,

43, Fore Street, Totnes, Devon. TQ9 5HN.

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 Caro Rob Hopkins,

Grazie per la tua email. La BBC si impegna per una copertura equilibrata e imparziale del cambiamento climatico. Inoltre, accettiamo che ci sia una ampio accordo scientifico sul problema e lo riflette di conseguenza. Nei nostri programmi il numero di scienziati e accademici che sostengono la visione mainstream supera di gran lunga il numero di coloro che non sono d’accordo con questa visione. Offriamo tuttavia, in qualche occasione, spazio alle voci dissenzienti dove risulta appropriato come parte dell’impegno complessivo della BBC all’imparzialità. Il Trust BBC, che supervisiona il nostro lavoro per conto di chi paga il canone, ha esplicitamente esortato i realizzatori del programma a non escludere le opinioni critiche dal dibattito politico che coinvolge gli scienziati.

Come era chiaro dalla discussione, non c’è nessuna prova conclusiva ad oggi di un collegamento diretto fra le tempeste che colpiscono il Regno Unito e il cambiamento climatico. E’ stato pertanto ragionevole che Justin Webb chiedesse a Sir Brian Hoskins dei limiti della conoscenza scientifica. Ma Webb ha anche rigorosamente sfidato Lord Lawson – in particolare sulla sua asserzione che concentrare gli sforzi nello sviluppo di fonti energetiche verdi fosse uno spreco di soldi e che le risorse sarebbero meglio spese migliorando le nostre difese contro il cattivo tempo. Entrambe le condotte delle interviste sono state pensate per aiutare gli ascoltatori a giudicare come valutare il recente cattivo tempo nel contesto del cambiamento climatico.

Gli scienziati hanno un ruolo cruciale da svolgere in questo dibattito. ‘Today’ ha un curriculum di interviste a distinti esperti sul cambiamento climatico come Lord Krebs, Sir John Beddington e Sir Mark Walport; tutti e tre sono apparsi nel programma in singole interviste negli ultimi mesi. Ma i politici e i gruppi di pressione hanno a loro volta spazio nelle sei settimane di alluvione, questa è stata la prima intervista di ‘Today’ ad uno ‘scettico’ del clima. Mentre potrebbe esserci un consenso scientifico sul riscaldamento globale – che stia avvenendo e che sia in gran parte antropogenico – non c’è lo stesso consenso su cosa si dovrebbe fare per affrontarlo; se i soldi dovrebbero essere spesi, per esempio, nel taglio delle emissioni di carbonio o sarebbe meglio usarli per adattare le nostre difese a un clima che cambia. Lord Lawson non è uno scienziato, ma come ex Cancelliere dello Scacchiere è ben qualificato per commentare su argomenti economici, che sono un’area legittima di dibattito  

Crediamo che ci debba essere spazio nella copertura della BBC dove il consenso scientifico incontra un argomento ragionevole sulle implicazioni politiche di una visione di quel consenso. Detto questo, accettiamo che potremmo aver offerto una descrizione più chiara della posizione scettica tenuta da Lord Lawson e dalla Fondazione per la Politica sul Riscaldamento Globale nell’introduzione. Questo avrebbe chiarito nella mente dell’audience il retroterra ideologico delle argomentazioni.

Spero che questo aiuti a spiegare il nostro pensiero.

Cordiali saluti. 

Ceri Thomas

Responsabile dei programmi di informazione

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Caro Ceri Thomas,

Grazie per la tua risposta che espone la difesa della BBC dell’apparizione su ‘Today Programma’ di Lord Lawson. Capisco di essere uno dei tanti che si sono lamentati e che hanno ricevuto una tua lettera. Ciò che mi confonde, e la ragione per cui la mia protesta verso il pezzo di Lawson rimane valida, è la tua asserzione che è giusto “offrire spazio alle voci dissenzienti, dove è appropriato, come parte parte dell’impegno generale della BBC per l’imparzialità”. Mentre si potrebbe sostenere che Lawson possa portare un contributo in una discussione sulla politica, vorrei suggerire che la sua determinazione a stroncare persino i fondamentali della scienza del clima lo esclude, dato che non accetta le basi della discussione.

Nel recente libro Mercanti di Dubbi di Naomi Oreskes ed Erik Conway, che guarda in profondità la generazione del “dubbio” in relazione al cambiamento climatico da parte di vari consiglieri e lobbisti, gli autori scrivono:

La nozione di equilibrio…potrebbe avere senso per le notizie politiche in un sistema bipartitico (anche se non è così in un sistema multipartitico), Ma non riflette il modo in cui funziona la scienza. In un dibattito scientifico attivo, possono esserci molte parti. Ma una volta che un tema scientifico viene chiuso, c’è una sola “parte”. Immaginate di fornire “equilibrio” ai temi come il fatto che la Terra orbita intorno al Sole, i continenti si muovono e il DNA porta l’informazione genetica. Queste materie sono state stabilite molto tempo fa nelle menti degli scienziati. Nessuno può pubblicare un articolo in una rivista scientifica sostenendo che il Sole orbita intorno alla Terra e, per la stessa ragione, non si può pubblicare un articolo in una rivista peer-reviewed sostenendo che il riscaldamento globale non esiste. Probabilmente i giornalisti scientifici ben informati non lo pubblicherebbero nemmeno. Ma i giornalisti normali lo fanno ripetutamente”.

Se le “voci dissenzienti” che appaiono alla BBC cercano solo di minare la scienza ufficiale, di seminare il dubbio dove non ce n’è, non sono appropriate, non portano nessun contributo e arrecano all’ascoltatore un grande disservizio. Il vostro pezzo non era solo sulla politica, riguardava anche se si potesse stabilire un collegamento fra il cambiamento climatico e le alluvioni. Doveva essere, davvero, o una cosa o l’altra.

Come ho osservato nella lettera precedente, Lawson ha ripetutamente fuorviato i vostri ascoltatori, facendo cherry picking o travisando la scienza. Ogni ascoltatore che cercasse approfondimenti per aiutarli a “ giudicare come valutare il recente cattivo tempo nel contesto del cambiamento climatico” sono stati spaventosamente mal serviti. Sono stati fuorviati, è stato loro mentito, sono stati portati a credere che c’è un livello di dubbio nella scienza che non è una realtà. Mentre può essere vero che ‘Today’ abbia un curriculum di interviste a scienziati del clima, non ne ho mai sentita una, ed io sono un ascoltatore abituale. Il pezzo di Lawson è stato diverso nel fatto che è stato trasmesso nel prime time delle 8:10 del mattino, spazio riservato agli esponenti politici, ai commentatori o agli scienziati con approfondimenti rilevanti sulle storie del giorno. Lawson non è niente di tutto ciò. Conduce un gruppo di pensiero che rifiuta di rivelare le proprie fonti di finanziamento e che fa azione lobbistica per le politiche che beneficiano gli interessi dei combustibili fossili. 

Discutiamo pure con ogni mezzo su quello che facciamo per il riscaldamento globale, come assegnare i finanziamenti e progettare una politica di risposta. Ma per favore, non offrite tempo di programmazione a negazionisti motivati politicamente che perseguono solo lo scopo di seminare dubbi dove non ne esistono e i cui contributi alla discussione sulla politica sono pregiudicati dall’essere ancora ben radicati in un mondo di fantasia in cui il cambiamento climatico è un non-problema. Sostieni che “questa è stata la prima intervista su ‘Today’ con uno ‘scettico’ del cambiamento climatico. Spero che questo feedback che hai ricevuto significherà che sia anche l’ultimo. 

Grazie. 

Rob Hopkins –Transition Network.

 

1 commento
  1. Tiziano Gianni
    Tiziano Gianni dice:

    Purtroppo molte volte, troppe, i media fanno “disinformazione”.
    Questo è triste.
    Genera confusione nelle coscienze delle persone, e impedisce alla “verità” di guidare a scelte “coraggiose”.

    Tiziano

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