Allerta meteo 2

Questa mattina ho rilanciato il messaggio di Luca e questa sera siamo già qui a contare i morti (tra cui 3 bambini), ma che cavolo…

E la cosa triste è che il sindaco dice “Nessuno poteva prevederlo”. Ancora una volta il problema è che siamo tutti scollegati dalla realtà fisica che ci circonda. Lombroso mi avrà mandato 200 sms oggi pregandomi di diffondere la notizia al più presto perché la situazione era davvero brutta. Non era così difficile prevederlo mi pare (ma non ce l’ho con il sindaco).

Quindi, per quanto insignificante e ridicolo possa essere il contributo del nostro blog alla diffusione della consapevolezza, sappiate che questo è solo l’inizio di quella pertubazione, il peggio sembra in arrivo domani e dopodomani.

QUINDI SE SIETE IN LIGURIA E PIEMONTE PREOCCUPATEVI DELLE MISURE DI SICUREZZA. IL CLIMA NON È PIU’ QUELLO CHE CONOSCEVATE. POSSONO SUCCEDERE COSE CHE NON ABBIAMO MAI VISTO SUCCEDRE!

Passate parola, vi prego.

9 commenti
  1. elena rapisardi
    elena rapisardi dice:

    aggiungo che le carte meteo parlavano chiaro e che c’era un allerta di livello 3. se questo significa che nessuno potesse prevederlo, mi chiedo che cosa avrebbero bisogno per fare qualcosa?

    • Cristiano
      Cristiano dice:

      Sai cos’è è Elena, è che manca totalmente la resilienza, in che modo si sarebbe potuto davvero avvertire efficacemente la popolazione, e la popolazione avrebbe ascoltato? Nella nostra cultura il concetto di prevenzione è molto labile, siamo tra i migliori del mondo nel post-catastrofe, ma davvero indietro nel pre… sono aspetti su cui lavorare.

      • elena rapisardi
        elena rapisardi dice:

        Lo so bene sono anni che mi batto per questo e che dedico il mio tempo libero a cercare modi per gestire meglio l’informazione in emergenza. Una lotta difficile. Tra l’altro vorrei invitarti a questo incontro http://crisiscampitaly.wordpress.com. Dobbiamo cercare di collaborare tutti.
        REsilienza e collaborazione queste le parole cruciali.

      • Cristiano
        Cristiano dice:

        Il 19 sono già mezzo impegnato…ma non è detto, sai già gli orari? Se è libero invito anche Luca che sta pensando a cose interessanti su questo tema… fammi sapere appena puoi

  2. Ettore Scisci
    Ettore Scisci dice:

    riprendo da Elena “ogni contributo e’ importante” per riproporre i link al sito della Societa’ di Metereologia Italiana, gia’ postati oggi pomeriggio nel primo avviso.
    Sono consigli che possono apparire scontati ed ovvi, ma hanno in realta’ gli stessi presupposti della transizione quando si scongiura di tirare il freno perche’ sappiamo (anche se non lo vediamo) che il ponte e’ crollato
    ciao ettore

    da SMI:
    CONSIGLI ALLA POPOLAZIONE
    Quando sono previsti fenomeni in grado di provocare criticità sul territorio è buona norma mettere in atto alcuni comportamenti di prevenzione; la previsione consente di avere una pre-allerta e tenta di descrivere gli scenari più probabili, non potrà cogliere crisi più o meno gravi nel dettaglio. Se abitate in zone che sono già state inondate da precedenti eventi e ritrovate la vostra zona tra quelle allertate in elenco consultate il decalogo di autoprotezione delle alluvioni. Notizie continuamente aggiornate e allerte più efficaci verranno emesse nei prossimi giorni, anche a breve termine tramite questo bollettino, su http://www.nimbus.it e sulla pagina Facebbook della SMI. https://www.facebook.com/smi.nimbus

    http://www.nimbus.it/biblioteca/Download_pubblicazioni/autoprotezione%20alluvioni.pdf

  3. Luigina
    Luigina dice:

    il clima è quello che è e che, forse, è sempre stato. ma è la gestione del territorio che fa acqua da tutte le parti: non si fa altro che costruire, costruire, cemento su cemento… che cosa possiamo aspettarci se non queste catastrofi? ce ne saranno ancora di più se si va avanti di questo passo. Luigina

  4. elena rapisardi
    elena rapisardi dice:

    l’unica possibilità che abbiamo è aumentare il livello di coscienza e comunicare stando uniti. su twitter ho visto tante persone che con passione e responsabilità hanno dato informazioni, impiegando il loro tempo per gli altri e con gli altri.
    collaborare per essere resilienti, conoscere e divulgare per essere resilienti.
    quando penso a ciò che è successo mi viene da pensare che molti non abbiano avuto la percezione del rischio che stavano correndo. e questo è accaduto sia tra i responsabili che tra la popolazione. basta guardare questo appello dei meteorologi http://www.ilmeteo.it/?refresh_ce
    resilienti di tutto il mondo uniamoci!

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